CHAMPAGNE CRISTAL, L'ICONA DELLA MAISON LOUIS ROEDERER: VINTAGE 2008 vs VINTAGE 2012
di VITALIANO MARCHI - 11 gennaio 2021
Il Cristal della maison Louis Roederer è qualcosa di più di uno Champagne, è un’icona. È l’unico Champagne la cui fama abbia raggiunto - al pari del Dom Perignon - una portata universale, conquistando una notorietà anche in quelle persone che non nutrono particolari interessi nel mondo del vino.
La nascita del Cristal risale al 1873, anno in cui lo Zar Alessandro II commissiona a Louis Roederer uno Champagne riservato alla corte imperiale russa.
Louis Roederer, che aveva in quello russo il suo primo mercato, accettò la richiesta e nel 1876 consegnò allo Zar la prima edizione della “Cuvée Imperiale”, introducendo di fatto il concetto di Cuvèe de Prestige, ovvero di cuvée esclusiva e preziosa posta al vertice della gamma prodotta da una maison di Champagne: scelta destinata a diventare una consuetudine per tutti i più importanti produttori della regione.
Per espresso desiderio di Alessandro II, la “Cuvée Imperiale” si proponeva di coniugare al meglio l’eleganza e la potenza dello Champagne e rispondeva nel suo involucro a due condizioni che lo Zar aveva imposto a tutela della propria sicurezza: una bottiglia trasparente, per poterne scorgere eventuali contaminazioni, e un fondo piatto per evitare che vi si potesse nascondere qualche oggetto pericoloso. Richieste che poterono essere assecondante facendo realizzare la bottiglia in cristallo da un mastro vetraio fiammingo, ma che purtroppo non impedirono il suo assassinio nel marzo 1881 nel corso di un attentato dinamitardo.
La maison Roederer rimase comunque la fornitrice ufficiale della casa reale russa fino al 1917, quando la Rivoluzione d’ottobre sancì la fine dell’impero russo. Durante tutto questo periodo alcuni emissari dello Zar collaborarono costantemente con gli chef de cave francesi per assicurarsi che la qualità dello Champagne mantenesse gli standard qualitativi e di gusto richiesti. La fine dell’impero russo comportò la prematura interruzione del contratto di esclusiva che le due casate avevano inizialmente previsto fino al 1945, ma soprattutto determinò la momentanea sospensione del tiraggio della “Cuvée Imperiale”.
Una sosta che, fatta eccezione per i millesimi 1924 e 1925, durò fino al 1947, quando Camille Olry-Roederer - insediatasi al comando della maison nel 1933 dopo il decesso del marito Leon - ripropose la cuvée, pensando questa volta ai mercati americano e brasiliano, ma senza vincoli di esclusiva. È la stessa Camille che con il millesimo 1952 decise che quello Champagne si sarebbe chiamato da quel momento in avanti Cristal.
Il successo di questo Champagne fu immediato, tanto che da allora è continuato fino ai giorni nostri, passando attraverso mode anche piuttosto effimere, che spesso lo hanno relegato e banalizzato come simbolo di lusso e di ricchezza senza freni, ma mantenendo sempre costante una qualità senza pari che permette ancora oggi di considerare Cristal come uno dei migliori Champagne in assoluto.
Recentemente è uscito il millesimo 2012 che, oltre ad essere la prima annata prodotta con uve coltivate completamente in biodinamica, è quello che la maison ha deciso di commercializzare subito dopo la 2008 (uscita successivamente alla 2009), annata considerata da tutti straordinaria e che per quanto riguarda Cristal è valsa punteggi di 100/100 da parte di tanti critici ed esperti.
Poco tempo fa, durante una serata di degustazione fra amici, abbiamo potuto mettere a confronto le due annate ed ecco di seguito alcuni spunti di riflessione su questi due straordinari Champagne.
LA MAISON ROEDERER IN PILLOLE:
FONDAZIONE: 1833
SEDE: Reims
FONDATORE: Louis Roederer
VIGNETO DI PROPRIETA’: 240 ettari vitati divisi in 410 parcelle, situate nelle tre zone principali dello Champagne, Vallée de la Marne, Montagne de Reims e Côte des Blancs.
PRODUZIONE COMPLESSIVA ANNUA: circa 3 milioni di bottiglie.
Il Cristal nasce esclusivamente da uve coltivate in villaggi classificati Grand Cru.
QUESTI I MILLESIMI PRODOTTI AD OGGI*:
1876, 1880, 1884, 1889, 1892, 1893, 1895, 1898, 1900, 1904, 1906, 1911, 1912, 1913, 1914, 1915, 19241, 1925, 1947, 1948, 1949, 19522, 1953, 1952, 1953, 1955, 1959, 1960, 1961, 1962, 1963, 1964, 1966, 1967, 1969, 1970, 1971, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1985, 1986, 1988, 1989, 1990, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1999, 2000, 2002, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2012, 2013.
(1) La bottiglia viene realizzatra in vetro e non più in cristallo; (2) La Cuvée Imperiale cambia nome in Cristal;
(*) Fonte La mia Champagne di Alberto Lupetti.
Champagne Brut Cristal 2008 Louis Roederer
Pinot Noir 60% - Chardonnay 40%
20% vinificato in legno
20% Malolattica
Dosaggio 8 g/L
10 anni sui lieviti
8 mesi in bottiglia dopo il dosaggio.
Annata caratterizzata da un’estate secca ma fresca, che ha permesso una vendemmia di uve dotate di grande concentrazione, ma al tempo stesso ricche di altrettanta freschezza e con una sapidità importante, tipica del gesso di cui sono composti questi terreni. Luminosissimo nel suo colore giallo appena dorato, arricchito da un’effervescenza incalzante, con miriadi di bollicine che danzano verso l’aria formando catenelle luccicanti. Al naso si concede con molta calma: arrivano per primi gli agrumi canditi, poi la nettarina matura, il mango, poi note floreali e lievemente mielate, la mandorla tostata e la crema pasticciera. Un naso che si amplifica con l’aria per un quadro di colori perfettamente integrati e uno sfondo di brezze marine. Il sorso è imperioso, ricco di materia slanciata, note saline e leggermente iodate ne tracciano il percorso fresco e saporito, ingentilito dalla cremosità delle bollicine. L’allungo è infinito, ricco e scalpitante grazie ad una sferzata fresca e saporita. La bevuta è costantemente vivace, tesa, elettrica. Lascia intravedere un lunghissimo futuro per uno Champagne che potrà solo guadagnare appena il tempo lo renderà ancora più affascinante.
Champagne Brut Cristal 2012 Louis Roederer
Pinot Noir 60% - Chardonnay 40%
32% vinificato in legno
No Malolattica
Dosaggio 7,5 g/L
8 anni sui lieviti
8 mesi in bottiglia
L’annata 2012 è stata particolarmente difficile e complicata dal punto di vista climatico, per concedere tregua solo nella parte finale. Questo ha comportato rese piuttosto basse, ma con uve di buona maturazione, che, quando ben gestite, hanno consentito di ottenere prodotti piuttosto ricchi e strutturati ed in alcuni casi anche particolarmente equilibrati. Colore giallo dorato, luccicante di luce e bollicine fitte e generose.
Il bouquet è particolarmente ricco ed elegante, con agrumi e limone candito in evidenza, seguiti da fiori bianchi, nocciole tostate e vaniglia oltre ad una nota in sottofondo di pan brioche appena sfornato. Sorso straordinariamente saporito e gustoso, frutto di un perfetto equilibrio fra materia, sapidità e freschezza. Invoglia costantemente a bagnarsi nuovamente il palato, regalando tensione e sapore, eleganza e precisione aromatica. L’allungo finale è generoso ed al tempo stesso finemente cesellato. Uno champagne che non ha bisogno di essere aspettato, chiede semplicemente di essere bevuto e soprattutto goduto in tutta la sua entusiasmante golosità.
In conclusione, un confronto dove Cristal 2008 si conferma uno Champagne di gran classe che di sicuro potrà trarre giovamento da lunghe attese in cantina, un prodotto che ora rappresenta una bevuta più cerebrale, sulla quale soffermarsi a riflettere.
Cristal 2012, invece, rappresenta la golosità allo stato puro, la bevuta spensierata e goduriosa, uno champagne di grande equilibrio che non ha ha bisogno di attese particolari.
CONTRIBUTO BIBLIOGRAFICO E SITOGRAFICO ALL’ESPERIENZA DELL’AUTORE:
La mia Champagne di Alberto Lupetti, Promozioni Champagne; www.louis-roederer.com.
La nascita del Cristal risale al 1873, anno in cui lo Zar Alessandro II commissiona a Louis Roederer uno Champagne riservato alla corte imperiale russa.
Louis Roederer, che aveva in quello russo il suo primo mercato, accettò la richiesta e nel 1876 consegnò allo Zar la prima edizione della “Cuvée Imperiale”, introducendo di fatto il concetto di Cuvèe de Prestige, ovvero di cuvée esclusiva e preziosa posta al vertice della gamma prodotta da una maison di Champagne: scelta destinata a diventare una consuetudine per tutti i più importanti produttori della regione.
Per espresso desiderio di Alessandro II, la “Cuvée Imperiale” si proponeva di coniugare al meglio l’eleganza e la potenza dello Champagne e rispondeva nel suo involucro a due condizioni che lo Zar aveva imposto a tutela della propria sicurezza: una bottiglia trasparente, per poterne scorgere eventuali contaminazioni, e un fondo piatto per evitare che vi si potesse nascondere qualche oggetto pericoloso. Richieste che poterono essere assecondante facendo realizzare la bottiglia in cristallo da un mastro vetraio fiammingo, ma che purtroppo non impedirono il suo assassinio nel marzo 1881 nel corso di un attentato dinamitardo.
La maison Roederer rimase comunque la fornitrice ufficiale della casa reale russa fino al 1917, quando la Rivoluzione d’ottobre sancì la fine dell’impero russo. Durante tutto questo periodo alcuni emissari dello Zar collaborarono costantemente con gli chef de cave francesi per assicurarsi che la qualità dello Champagne mantenesse gli standard qualitativi e di gusto richiesti. La fine dell’impero russo comportò la prematura interruzione del contratto di esclusiva che le due casate avevano inizialmente previsto fino al 1945, ma soprattutto determinò la momentanea sospensione del tiraggio della “Cuvée Imperiale”.
Una sosta che, fatta eccezione per i millesimi 1924 e 1925, durò fino al 1947, quando Camille Olry-Roederer - insediatasi al comando della maison nel 1933 dopo il decesso del marito Leon - ripropose la cuvée, pensando questa volta ai mercati americano e brasiliano, ma senza vincoli di esclusiva. È la stessa Camille che con il millesimo 1952 decise che quello Champagne si sarebbe chiamato da quel momento in avanti Cristal.
Il successo di questo Champagne fu immediato, tanto che da allora è continuato fino ai giorni nostri, passando attraverso mode anche piuttosto effimere, che spesso lo hanno relegato e banalizzato come simbolo di lusso e di ricchezza senza freni, ma mantenendo sempre costante una qualità senza pari che permette ancora oggi di considerare Cristal come uno dei migliori Champagne in assoluto.
Recentemente è uscito il millesimo 2012 che, oltre ad essere la prima annata prodotta con uve coltivate completamente in biodinamica, è quello che la maison ha deciso di commercializzare subito dopo la 2008 (uscita successivamente alla 2009), annata considerata da tutti straordinaria e che per quanto riguarda Cristal è valsa punteggi di 100/100 da parte di tanti critici ed esperti.
Poco tempo fa, durante una serata di degustazione fra amici, abbiamo potuto mettere a confronto le due annate ed ecco di seguito alcuni spunti di riflessione su questi due straordinari Champagne.
LA MAISON ROEDERER IN PILLOLE:
FONDAZIONE: 1833
SEDE: Reims
FONDATORE: Louis Roederer
VIGNETO DI PROPRIETA’: 240 ettari vitati divisi in 410 parcelle, situate nelle tre zone principali dello Champagne, Vallée de la Marne, Montagne de Reims e Côte des Blancs.
PRODUZIONE COMPLESSIVA ANNUA: circa 3 milioni di bottiglie.
Il Cristal nasce esclusivamente da uve coltivate in villaggi classificati Grand Cru.
QUESTI I MILLESIMI PRODOTTI AD OGGI*:
1876, 1880, 1884, 1889, 1892, 1893, 1895, 1898, 1900, 1904, 1906, 1911, 1912, 1913, 1914, 1915, 19241, 1925, 1947, 1948, 1949, 19522, 1953, 1952, 1953, 1955, 1959, 1960, 1961, 1962, 1963, 1964, 1966, 1967, 1969, 1970, 1971, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1985, 1986, 1988, 1989, 1990, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1999, 2000, 2002, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2012, 2013.
(1) La bottiglia viene realizzatra in vetro e non più in cristallo; (2) La Cuvée Imperiale cambia nome in Cristal;
(*) Fonte La mia Champagne di Alberto Lupetti.
Champagne Brut Cristal 2008 Louis Roederer
Pinot Noir 60% - Chardonnay 40%
20% vinificato in legno
20% Malolattica
Dosaggio 8 g/L
10 anni sui lieviti
8 mesi in bottiglia dopo il dosaggio.
Annata caratterizzata da un’estate secca ma fresca, che ha permesso una vendemmia di uve dotate di grande concentrazione, ma al tempo stesso ricche di altrettanta freschezza e con una sapidità importante, tipica del gesso di cui sono composti questi terreni. Luminosissimo nel suo colore giallo appena dorato, arricchito da un’effervescenza incalzante, con miriadi di bollicine che danzano verso l’aria formando catenelle luccicanti. Al naso si concede con molta calma: arrivano per primi gli agrumi canditi, poi la nettarina matura, il mango, poi note floreali e lievemente mielate, la mandorla tostata e la crema pasticciera. Un naso che si amplifica con l’aria per un quadro di colori perfettamente integrati e uno sfondo di brezze marine. Il sorso è imperioso, ricco di materia slanciata, note saline e leggermente iodate ne tracciano il percorso fresco e saporito, ingentilito dalla cremosità delle bollicine. L’allungo è infinito, ricco e scalpitante grazie ad una sferzata fresca e saporita. La bevuta è costantemente vivace, tesa, elettrica. Lascia intravedere un lunghissimo futuro per uno Champagne che potrà solo guadagnare appena il tempo lo renderà ancora più affascinante.
Champagne Brut Cristal 2012 Louis Roederer
Pinot Noir 60% - Chardonnay 40%
32% vinificato in legno
No Malolattica
Dosaggio 7,5 g/L
8 anni sui lieviti
8 mesi in bottiglia
L’annata 2012 è stata particolarmente difficile e complicata dal punto di vista climatico, per concedere tregua solo nella parte finale. Questo ha comportato rese piuttosto basse, ma con uve di buona maturazione, che, quando ben gestite, hanno consentito di ottenere prodotti piuttosto ricchi e strutturati ed in alcuni casi anche particolarmente equilibrati. Colore giallo dorato, luccicante di luce e bollicine fitte e generose.
Il bouquet è particolarmente ricco ed elegante, con agrumi e limone candito in evidenza, seguiti da fiori bianchi, nocciole tostate e vaniglia oltre ad una nota in sottofondo di pan brioche appena sfornato. Sorso straordinariamente saporito e gustoso, frutto di un perfetto equilibrio fra materia, sapidità e freschezza. Invoglia costantemente a bagnarsi nuovamente il palato, regalando tensione e sapore, eleganza e precisione aromatica. L’allungo finale è generoso ed al tempo stesso finemente cesellato. Uno champagne che non ha bisogno di essere aspettato, chiede semplicemente di essere bevuto e soprattutto goduto in tutta la sua entusiasmante golosità.
In conclusione, un confronto dove Cristal 2008 si conferma uno Champagne di gran classe che di sicuro potrà trarre giovamento da lunghe attese in cantina, un prodotto che ora rappresenta una bevuta più cerebrale, sulla quale soffermarsi a riflettere.
Cristal 2012, invece, rappresenta la golosità allo stato puro, la bevuta spensierata e goduriosa, uno champagne di grande equilibrio che non ha ha bisogno di attese particolari.
CONTRIBUTO BIBLIOGRAFICO E SITOGRAFICO ALL’ESPERIENZA DELL’AUTORE:
La mia Champagne di Alberto Lupetti, Promozioni Champagne; www.louis-roederer.com.