CHIANTI RUFINA RISERVA "VIGNETO BUCERCHIALE" 2010 DI FATTORIA SELVAPIANA E UN RICORDO VERTICALE
di FILIPPO APOLLINARI - 28 dicembre 2011
“Erroneamente considerata un’appendice del Chianti Classico e registrata come sottozona del “Chianti”, la
Rufina è in realtà un'area dall'identità autonoma, capace di regalare al sangiovese un carattere unico e una
longevità ineguagliabile.”
Come d’abitudine quando un anno volge al termine, crescono gli stimoli a voltarmi indietro e ripercorrere
con la mente le esperienze enoiche che maggiormente hanno segnato la mia memoria. Quasi mai i ricordi
seguono un ordine chiaro e razionale, piuttosto un anarchico schema casuale, magari sollecitati e innescati,
in un’imprevedibile reazione a catena, da un evento più recente e ancora in fase di archiviazione. E’ così che
le piacevolissime e istruttive ore passate la settimana scorsa in compagnia di Federico Giuntini Masseti –
comproprietario insieme alla sorella Silvia – della Fattoria Selvapiana, hanno riportato alla mente
un’emozionante degustazione verticale del loro Chianti Rufina riserva “Vigneto Bucerchiale”, condotta magistralmente da Armando Castagno in occasione di ENOLOGICA 2011.
Non sono tante, nel “giovane” contesto enologico nazionale, le aziende che possano raccontarci, attraverso i propri vini, oltre mezzo secolo di storia. Un numero esiguo che si restringe ulteriormente se ci si concentra su quelle realtà che proseguono nel segno di una lunga tradizione familiare. Fattoria Selvapiana è tra queste, depositaria della memoria storica di un territorio di eccezionale elezione ancora ingiustamente celato al grande pubblico: La Rufina
IL TERRITORIO
La zona di competenza del Chianti Rufina, che io chiamerò semplicemente “Rufina” (coniugato al femminile
come il fiume da cui prende il nome) per sottolinearne l’autonomia identitaria dal restante “calderone
chiantigiano”, si estende sui territori di cinque comuni situati a nord-est di Firenze: Dicomano, Londa,
Pelago, Pontassieve e Rufina. La superfice vitata conta meno di 900ha., suddivisi tra una ventina di aziende,
alcune delle quali, Fattoria di Selvapiana compresa (così come le adiacenti Nipozzano e Grignano), sono
arroccate su alture anticamente adibite al ruolo di torri di avvistamento a protezione della città di Firenze.
Erroneamente considerata un’appendice del Chianti Classico e legislativamente registrata come una
sottozona dell’onnicomprensiva denominazione “Chianti”, la Rufina cerca di resistere, consapevole della
propria orgogliosa unicità, alla pressione urbanistica di Firenze da un lato e all’omologazione concettuale
dall’altro. Una resistenza giustificata dalle numerose specificità di questo territorio, patria elettiva di un
sangiovese unico e non riproducibile in nessun’altra delle zone sopracitate.
Le scenografie della Rufina sono fortemente influenzate dalla vicinanza dell’Appennino, che separa questo
territorio dalla Romagna e che ne accresce la discrepanza con l’area classica del Chianti, sia da un punto di
vista climatico, sia da un punto di vista pedologico. Lasciandoci alle spalle Firenze e procedendo verso la
Rufina, è all’altezza di Pontassieve - il comune più vicino al capoluogo toscano – che si avverte il cambio
climatico, con le correnti fresche appenniniche che sovrastano il calore della città, garantendo anche una
notevole escursione termica tra giorno e notte, con delta che in estate possono anche superare i 20 gradi. I
suoli sono prevalentemente di natura argilloso-calcarea, con alberese e galestro, sommariamente
riconducibili al comune di Greve in Chianti (con l’eccezione della Conca d’Oro dove si trova un galestro
molto puro), ma con profondità che rasentano in qualche caso i 150-200 cm e una minore capacità
drenante. Ad aumentare la diversità dei suoli interviene anche il PH, che nella RUFINA risulta sempre più
contenuto. La piovosità annua è di circa 800-850 mm.
LA FATTORIA SELVAPIANA E IL VIGNETO BUCERCHIALE
L’azienda è di proprietà della famiglia Giuntini dal 1826, ma è con Francesco - padre di Federico e Silvia -
che a metà degli anni Cinquanta viene impostata esclusivamente su viticoltura e olivicoltura. Il 1978 è
l’anno che sancisce l’inizio della collaborazione tra Selvapiana e l’enologo Franco Bernabei, stimato
professionista e sopraffino conoscitore del sangiovese; una collaborazione che porta l’anno successivo a
creare il Bucerchiale, una “Riserva” di Chianti Rufina proveniente dall’omonimo vigneto. Si tratta di un
vigneto di 12 ettari, interamente dedicati al sangiovese, che si sviluppano al fianco della struttura aziendale,
con viti di età media compresa tra i 18 e i 45 anni, allevate a cordone speronato e con esposizione sud sud-
ovest. Per preservarne le caratteristiche originarie, le piante all’interno del vigneto vengono reimpiantate
seguendo una rigida selezione massale. In cantina la vinificazione avviene in vasche d'acciaio termoregolate
a 30 °C, con rimontaggi giornalieri ed una macerazione che si protrae per 20-25 giorni. Dopo la
fermentazione malolattica riposa per 15 mesi in barrique e botti di rovere di media capacità, periodo a cui
segue l’assemblaggio in acciaio. Viene prodotto solo nelle migliori annate, in quantità variabili, dalle 15.000
alle 30.000 bottiglie annue.
Nel bicchiere il BUCERCHIALE esprime tutto il carattere scuro e verticale della Rufina, con naso austero, in
cui si evidenziano le note floreali, la roccia bagnata, i piccoli frutti scuri e rossi, ma anche il cuoio, il tabacco
e un sottobosco che cresce lentamente negli anni in vetro. Al palato è un vino verticale, vibrante,
contraddistinto da un energia che non lo rende mai esile; è discreto nel succo e la componente tannica,
piacevolmente ammandorlata, cresce in intensità sul finale. Un’ideale via di mezzo tra i sangiovese di Greve
e quelli della località Monti in Chianti, a Gaiole. Ma soprattutto è un sangiovese dall’ineguagliabile capacità
di resistere al tempo, che riesce a conservare i tratti più affascinanti e seducenti della varietà anche dopo
diversi lustri.
LA SCHEDA AZIENDALE
Fattoria Selvapiana
Località Selvapiana - 50068 Rufina (FI)
Tel: +39 055 8369848
Mail: info@selvapiana.it
TITOLARI E RESPONSABILI CONDUZIONE
Silvia e Federico Giuntini Masseti
CONSULENTE ENOLOGO: Franco Bernabei
SUPERFICIE TOTALE: 245 ettari
SUPERFICIE A VIGNETO: 54 ettari + 6 in affitto
VINO DI ROFERIMENTO: Chianti Rufina riserva “Vigneto Bucerchiale”
VITIGNO: Sangiovese 100%
PREZZO MEDIO ON LINE: € 25
A introdurre il racconto della verticale trovate la recensione del millesimo 2010 assaggiato qualche giorno dopo l'evento in occasione di una giornata passata a Selvapiana in compagnia di Federico Giunti Masseti.
Rufina è in realtà un'area dall'identità autonoma, capace di regalare al sangiovese un carattere unico e una
longevità ineguagliabile.”
Come d’abitudine quando un anno volge al termine, crescono gli stimoli a voltarmi indietro e ripercorrere
con la mente le esperienze enoiche che maggiormente hanno segnato la mia memoria. Quasi mai i ricordi
seguono un ordine chiaro e razionale, piuttosto un anarchico schema casuale, magari sollecitati e innescati,
in un’imprevedibile reazione a catena, da un evento più recente e ancora in fase di archiviazione. E’ così che
le piacevolissime e istruttive ore passate la settimana scorsa in compagnia di Federico Giuntini Masseti –
comproprietario insieme alla sorella Silvia – della Fattoria Selvapiana, hanno riportato alla mente
un’emozionante degustazione verticale del loro Chianti Rufina riserva “Vigneto Bucerchiale”, condotta magistralmente da Armando Castagno in occasione di ENOLOGICA 2011.
Non sono tante, nel “giovane” contesto enologico nazionale, le aziende che possano raccontarci, attraverso i propri vini, oltre mezzo secolo di storia. Un numero esiguo che si restringe ulteriormente se ci si concentra su quelle realtà che proseguono nel segno di una lunga tradizione familiare. Fattoria Selvapiana è tra queste, depositaria della memoria storica di un territorio di eccezionale elezione ancora ingiustamente celato al grande pubblico: La Rufina
IL TERRITORIO
La zona di competenza del Chianti Rufina, che io chiamerò semplicemente “Rufina” (coniugato al femminile
come il fiume da cui prende il nome) per sottolinearne l’autonomia identitaria dal restante “calderone
chiantigiano”, si estende sui territori di cinque comuni situati a nord-est di Firenze: Dicomano, Londa,
Pelago, Pontassieve e Rufina. La superfice vitata conta meno di 900ha., suddivisi tra una ventina di aziende,
alcune delle quali, Fattoria di Selvapiana compresa (così come le adiacenti Nipozzano e Grignano), sono
arroccate su alture anticamente adibite al ruolo di torri di avvistamento a protezione della città di Firenze.
Erroneamente considerata un’appendice del Chianti Classico e legislativamente registrata come una
sottozona dell’onnicomprensiva denominazione “Chianti”, la Rufina cerca di resistere, consapevole della
propria orgogliosa unicità, alla pressione urbanistica di Firenze da un lato e all’omologazione concettuale
dall’altro. Una resistenza giustificata dalle numerose specificità di questo territorio, patria elettiva di un
sangiovese unico e non riproducibile in nessun’altra delle zone sopracitate.
Le scenografie della Rufina sono fortemente influenzate dalla vicinanza dell’Appennino, che separa questo
territorio dalla Romagna e che ne accresce la discrepanza con l’area classica del Chianti, sia da un punto di
vista climatico, sia da un punto di vista pedologico. Lasciandoci alle spalle Firenze e procedendo verso la
Rufina, è all’altezza di Pontassieve - il comune più vicino al capoluogo toscano – che si avverte il cambio
climatico, con le correnti fresche appenniniche che sovrastano il calore della città, garantendo anche una
notevole escursione termica tra giorno e notte, con delta che in estate possono anche superare i 20 gradi. I
suoli sono prevalentemente di natura argilloso-calcarea, con alberese e galestro, sommariamente
riconducibili al comune di Greve in Chianti (con l’eccezione della Conca d’Oro dove si trova un galestro
molto puro), ma con profondità che rasentano in qualche caso i 150-200 cm e una minore capacità
drenante. Ad aumentare la diversità dei suoli interviene anche il PH, che nella RUFINA risulta sempre più
contenuto. La piovosità annua è di circa 800-850 mm.
LA FATTORIA SELVAPIANA E IL VIGNETO BUCERCHIALE
L’azienda è di proprietà della famiglia Giuntini dal 1826, ma è con Francesco - padre di Federico e Silvia -
che a metà degli anni Cinquanta viene impostata esclusivamente su viticoltura e olivicoltura. Il 1978 è
l’anno che sancisce l’inizio della collaborazione tra Selvapiana e l’enologo Franco Bernabei, stimato
professionista e sopraffino conoscitore del sangiovese; una collaborazione che porta l’anno successivo a
creare il Bucerchiale, una “Riserva” di Chianti Rufina proveniente dall’omonimo vigneto. Si tratta di un
vigneto di 12 ettari, interamente dedicati al sangiovese, che si sviluppano al fianco della struttura aziendale,
con viti di età media compresa tra i 18 e i 45 anni, allevate a cordone speronato e con esposizione sud sud-
ovest. Per preservarne le caratteristiche originarie, le piante all’interno del vigneto vengono reimpiantate
seguendo una rigida selezione massale. In cantina la vinificazione avviene in vasche d'acciaio termoregolate
a 30 °C, con rimontaggi giornalieri ed una macerazione che si protrae per 20-25 giorni. Dopo la
fermentazione malolattica riposa per 15 mesi in barrique e botti di rovere di media capacità, periodo a cui
segue l’assemblaggio in acciaio. Viene prodotto solo nelle migliori annate, in quantità variabili, dalle 15.000
alle 30.000 bottiglie annue.
Nel bicchiere il BUCERCHIALE esprime tutto il carattere scuro e verticale della Rufina, con naso austero, in
cui si evidenziano le note floreali, la roccia bagnata, i piccoli frutti scuri e rossi, ma anche il cuoio, il tabacco
e un sottobosco che cresce lentamente negli anni in vetro. Al palato è un vino verticale, vibrante,
contraddistinto da un energia che non lo rende mai esile; è discreto nel succo e la componente tannica,
piacevolmente ammandorlata, cresce in intensità sul finale. Un’ideale via di mezzo tra i sangiovese di Greve
e quelli della località Monti in Chianti, a Gaiole. Ma soprattutto è un sangiovese dall’ineguagliabile capacità
di resistere al tempo, che riesce a conservare i tratti più affascinanti e seducenti della varietà anche dopo
diversi lustri.
LA SCHEDA AZIENDALE
Fattoria Selvapiana
Località Selvapiana - 50068 Rufina (FI)
Tel: +39 055 8369848
Mail: info@selvapiana.it
TITOLARI E RESPONSABILI CONDUZIONE
Silvia e Federico Giuntini Masseti
CONSULENTE ENOLOGO: Franco Bernabei
SUPERFICIE TOTALE: 245 ettari
SUPERFICIE A VIGNETO: 54 ettari + 6 in affitto
VINO DI ROFERIMENTO: Chianti Rufina riserva “Vigneto Bucerchiale”
VITIGNO: Sangiovese 100%
PREZZO MEDIO ON LINE: € 25
A introdurre il racconto della verticale trovate la recensione del millesimo 2010 assaggiato qualche giorno dopo l'evento in occasione di una giornata passata a Selvapiana in compagnia di Federico Giunti Masseti.