L'ENOTURISMO IN ROMAGNA: UN VIAGGIO TRA LE METE IMPERDIBILI DEL TERRITORIO RIMINESE

L'ENOTURISMO IN ROMAGNA: UN VIAGGIO TRA LE METE IMPERDIBILI DEL TERRITORIO RIMINESE
Dopo aver fatto tappa con questa rubrica nel comprensorio vitivinicolo cesenate, tra le cantine aperte alla curiosità degli appassionati, proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta di ciò che offre l’entroterra di Rimini, dove gli antichi borghi medievali si animano di personaggi mitologici, storie d’altri tempi, dialetti ospitali, arte e produzioni enogastronomiche di grande qualità.
 
Il nostro percorso comincia sulle colline di Rimini, nella località Montebello di Poggio Torriana, in un’oasi naturale di 60 ettari, popolata da ricca flora e fauna spontanea, ai piedi della Rocca dei Conti Guidi di Bagno, nota per la leggenda di Azzurrina. È qui che sorge Tenuta Saiano, l’azienda di proprietà della Famiglia Maggioli: la foglia lanceolata ne è il simbolo, a testimonianza dei valori di ecosostenibilità e di rispetto per la stagionalità e per la natura incontaminata e selvaggia della Valmarecchia. Dagli orti e dagli allevamenti della Tenuta giungono le verdure di stagione, le erbe aromatiche e le carni con cui Massimiliano Mussoni, chef del ristorante La Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna, ogni giorno prepara le sue ricette. I vini sono ossequiosi dell’ecosistema circostante, con paziente osservanza dei ritmi del ciclo biologico. Tutte le etichette di produzione della Tenuta Saiano possono essere degustate direttamente nella cantina dell’azienda. Gli ospiti vengono condotti in un percorso guidato di assaggio, durante il quale vengono spiegate le fasi di lavorazione dell’uva, che scandiscono quel lento processo che porta alla trasformazione del grappolo in vino. Una tappa da non perdere.


 
Il nostro viaggio prosegue nella località di San Paolo di Rimini, nella prima Valmarecchia, dove la Famiglia Gessaroli dirige dal 1980 l’Azienda Agricola Ca’ Perdicchi. 30 ettari di vitigni si estendono su queste colline, dando vita ogni anno a produzioni autoctone d’eccellenza, tra cui uve sangiovese, trebbiano, chardonnay, cabernet e merlot. A condurla dal 2001 sono Andrea e Matteo Gessaroli, ai quali si deve una profonda innovazione dei sistemi di produzione e lavorazione. L’Azienda Agricola Ca’ Perdicchi è una vera perla dell’enoturismo riminese: una fattoria del gusto, fucina creativa dei sapori romagnoli più autentici, dove la tradizione contadina si sposa con l’amore e la passione per la terra e per la stagionalità. Il latte è quello delle mucche allevate in fattoria, così provengono dalle coltivazioni dell’azienda gli ortaggi e la frutta impiegati per produrre le marmellate e le conserve che si possono acquistare direttamente in fattoria. Ca’ Perdicchi propone percorsi guidati alla scoperta dei sapori e dei colori della Valmarecchia: un viaggio indimenticabile in mezzo alla Natura, dove tutto è prodotto nei giusti tempi, senza fretta.
 
Un’altra meta da scoprire è l’Azienda Agricola Collina dei Poeti a Santarcangelo di Romagna: 19 ettari di terreno dei quali 3 coltivati a vigneto e altrettanti ricoperti da ulivi. Al suo interno si innalza la Villa di Spinalbeto, antica dimora dell’economista Arrigo Sarpieri e del poeta Gioacchino Volpe, a cui l’azienda vitivinicola deve il proprio nome. Non perdete la visita alla cantina, che comprende una passeggiata sul Viale dell’Amore, un luogo davvero suggestivo sulla collina fiancheggiato da due file di gelsi che producono gustose more. L’Azienda Collina dei Poeti è la meta perfetta per chi ama la poesia, quella che nasce dalla tradizione contadina più vera. Un luogo aperto e ospitale, pronto ad accogliere quei “viandanti” che, lasciatosi il mare alle spalle, vogliono ascoltare le parole che solo il vento della Valmarecchia sa sussurrare all’orecchio. 
 
Il nostro percorso sulle tracce della tradizione vitivinicola riminese continua a Coriano, una delle zone più suggestive dell’entroterra della Valmarecchia. E’ qui che sorge l’Azienda Agricola Podere Vecciano di proprietà della Famiglia Bigucci, una delle realtà produttive più valorose del riminese: 12 ettari di vigneti coltivati impiegando tecniche agronomiche semplici e metodi naturali. Non solo ottimo vino, ma anche olio extravergine di oliva spremuto a freddo, proveniente dal piccolo uliveto della tenuta. L’azienda propone un percorso di degustazione che conduce gli ospiti, tra aneddoti e storie di antica ed ordinaria vita contadina, in un viaggio all’insegna della genuinità dei prodotti tipici e dell’enogastronomia locale, “conditi” dalla simpatia e dalla solarità del personale dell’azienda.
 
Sempre nel borgo di Coriano sorge dal 1980 l’Azienda Agricola Biologica Valle delle Lepri, dove il biologico è diventata una scelta di vita ed una filosofia aziendale dal 1992, quando l’azienda decide di convertire la propria produzione all’agricoltura biologica, liberando i terreni da ogni forma di concimazione chimica e pesticidi. I padroni di casa sono Silvano ed Ivana Cecchini, che nei 6 ettari di terreno dell’azienda allevano lepri destinate al ripopolamento: è proprio a questa particolare produzione che l’azienda deve il suo nome. Questa meta è perfetta per chi desidera vivere un’esperienza di totale immersione nella natura della Valmarecchia, assaporando il gusto autentico di ciò che proviene in modo naturale dalla terra: una produzione di personalità, studiata per salvaguardare la salute del consumatore e portare alla luce l’identità di un territorio a forte vocazione vitivinicola.
 
Il nostro percorso enoturistico termina con l’azienda Enio Ottaviani, da oltre 50 anni dedita alla coltivazione della vite. Pagadebit, chardonnay, sangiovese, trebbiano, cabernet sauvignon: 12 ettari di vigneto nella località di San Clemente a Rimini, sulle morbide colline che guardano il mare e conferiscono una peculiare nota “salmastra” e minerale ai vini prodotti, lo specchio ideale di un territorio ospitale, baciato dal sole ed accarezzato dalla brezza marina. Una cantina che negli ultimi anni è riuscita a fare conoscere il proprio marchio oltre i confini regionali grazie al lavoro ai quattro nipoti del fondatore Enio: Massimo, Davide, Marco e Milena, che hanno intrapreso la strada della tradizione e dell’identità vitivinicola, unendo un approccio dinamico, fresco e fortemente improntato alla tecnologia e all’innovazione. Un’azienda che merita sicuramente il viaggio: da non perdere, nelle immediate vicinanze della cantina, il borgo medievale di Gradara, entro le cui mura riecheggiano antiche storie di amori, nobiltà, cavalieri e dame celebrate dallo stesso Dante nell’”Inferno” e che portano il nome di Paolo il Bello e dell’amata Francesca Da Polenta. 
 
«Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense»

(Divina Commedia, Inferno – Canto V, 100-107)
 
 
Queste sono solo alcune delle aziende che permettono agli enoturisti di scoprire le meraviglie del vino e del suo territorio nel comprensorio vitivinicolo riminese.
Se la vostra azienda offre un servizio “enoturistico” di visita con degustazione e volete proporla ai nostri lettori, potete contattarmi ad info@enocode.com: sarò lieta di venire ad approfondire la conoscenza della vostra azienda, per raccontarlo in uno dei miei articoli.
 
Nel prossimo articolo vi porterò alla scoperta degli itinerari vitivinicoli del Comprensorio Ravennate. #staytuned.