ROMAGNA, LE DUE FACCE DEL TERRITORIO E UN PUNTO DI SVOLTA. PANORAMICA DEI VINI.

ROMAGNA, LE DUE FACCE DEL TERRITORIO E UN PUNTO DI SVOLTA. PANORAMICA DEI VINI.
Mentre alcuni feticisti cartesiani si ostinano ad accusare il "genio maligno" per gli insuccessi enoici della Romagna, un nugolo di valorosi vignaioli - oggi più folto che mai - lavora per sé e per gli altri attraverso una qualità crescente delle vinificazioni e strategie lungimiranti. 

Ancora una Romagna a due facce direte voi, beh sì, ma la sensazione è che qualcosa si stia muovendo finalmente per il verso giusto.

Sono sempre più numerosi i vini che rivelano una dimensione più attuale e, calice alla mano, le possibilità di bere bene oggi non sono poi così poche. Sarà un caso? Non credo. Al fianco dei produttori più storici, spesso privati dalle difficoltà del loro entusiasmo originario, c’è finalmente un nuovo gruppo di vignaioli intraprendenti e coraggiosi che, se non altro, può fungere da sveglia per un comparto troppo assopito.
 
Quello che mi auguro è che mentre una parte della Romagna, oltre a rimboccarsi le maniche, si è inamidata anche il colletto della camicia, un'altra parte non perseveri nell’alimentare una sterile caccia alle streghe che ha come bersaglio le cantine cooperative, il giornalismo “corrotto”, i ristoratori locali che "non hanno abbastanza a cuore la propria terra" e l'undicesima piaga d'Egitto che, guarda te che “sfiga”, ha chiesto asilo politico proprio qui!
 
Questo perché il romagnolo è così: dotato di un insano senso di ritrosia verso i cambiamenti e con una naturale propensione a credere nei complotti. Due caratteristiche che vanno fortunatamente a braccetto con un proverbiale quanto invidiato spirito d'accoglienza e una buona dose di solidarietà (ma questa solo nella cattiva sorte, sigh!).
È così semplicemente perché incastonato nel DNA ha un sensibile sistema di allerta che, in presenza di un eventuale pericolo, attiva una chiusura ermetica e lascia partire una controffensiva che spesso sconfina nell’eccesso di difesa.


A tal proposito vi invito a guardare l'illuminante spettacolo Rapsodie Romagnole dell'illuminato artista autoctono Roberto Mercadinie tutto vi sarà più chiaro...almeno lo spero!

Caccia alle streghe a parte, in Romagna è in corso un processo di emancipazione che non passa solo attraverso il calice, ma anche attraverso scelte strategiche “nuove”, proprio come quella di affidare, da parte di alcuni produttori, la commercializzazione dei propri vini a prestigiose società di distribuzione nazionale (Teatro del Vino srl, Pellegrini spa e Vino & Design srl., solo per citare le prime che hanno aperto le porte ai miei concittadini romagnoli). Un passaggio che ha un sapore molto simile a quello di una vittoria per l’intero comparto, in quanto consente di posizionare i nostri vini alla stregua delle varie eccellenze enologiche italiane ed estere e, conseguentemente, di lanciare il messaggio che questa terra non teme confronti con buona parte delle aree produttive emancipate. 
 
Per quanto riguarda il calice, come detto, le possibilità di imbattersi in una bottiglia che non sia solo uno “sparring partner” dei più blasonati Sangiovese toscani non sono mai state così elevate. A supportare questo pensiero trovate di seguito una panoramica di assaggi eseguiti di recente, corredati di commenti (più o meno) lapidari e punteggi. Senza alcuna presunzione assolutistica, e con la consapevolezza che manchino all'appello alcuni produttori importanti (che spero di coinvolgere presto), credo che sia una messa a fuoco interessante dello stato di salute del territorio.

CONSIGLI PER LA LETTURA
Vi confido che la scelta di pubblicare i punteggi è stata più sofferta del previsto, ma alla fine ha prevalso la volontà di offrire al lettore un servizio accessorio che lo aiuti maggiormente a capire il livello di gradimento di ogni singolo vino. Non ho difficoltà a sostenere che se la qualità media non fosse stata così positiva probabilmente mi sarei astenuto. Ad ogni modo, per mitigare la violenza dei numeri ho scelto di elencare le aziende in ordine alfabetico e non per punteggio ottenuto.

In ultimo, per chi volesse dare una ripassata al nuovo disciplinare (o per chi se lo fosse perso), vi segnaliamo un link a un articolo scritto nel 2012 con le linee guida da conoscere. clicca qui
 
89/100

SANGIOVESE DI ROMAGNA SUPERIORE RISERVA CALISTO 2010 STEFANO BERTI

Il CALISTO di Stefano Berti continua a essere fedele a un modello di Sangiovese solido e austero, la cui struttura - imponente e voluminosa - riesce a esprimersi al meglio quando il calore rimane sotto controllo e la freschezza si presenta generosa. Quella nel calice è una versione molto vicina alle migliori prodotte. E' un vino in cui il rovere gioca un ruolo positivo, senza mai imporsi su frutto e materia. La bocca è voluminosa, ma anche veicolata da una freschezza spigliata e saporita, che permette di contrastare positivamente l'alcolicità e una tannicità appena asciugante.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: STEFANO BERTI
DENOMINAZIONE: SANGIOVESE DI ROMAGNA SUP. RISERVA
NOME: CALISTO
ANNO: 2010
86/100

ROMAGNA SANGIOVESE BERTINORO RISERVA 2011 BISSONI

Quelli di Raffaella Bissoni sono Sangiovese aperti ed espressivi, le cui materie esprimono la ricerca di una maturazione spinta del frutto. Una filosofia che da un lato rende facile un approccio spensierato, dall'altro - almeno a mio parere - sottrae parte di quel fascinoso gioco di chiaro-scuri che rende unico il Sangiovese. Detto questo, entrambi i vini assaggiati hanno dimostrato una qualità apprezzabile. Se la "Riserva", alle prese con un legno marcante, rivela una struttura precisa e una materia voluttuosa, il "Superiore" GIRAPOGGIO 2013 (85/100), appena più sofferente nei confronti dell'ossigeno, mostra una piacevole freschezza sapida.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: BISSONI
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE BERTINORO RISERVA
ANNO: 2011
89/100

ROMAGNA SANGIOVESE GS 2013 COSTA ARCHI

Gabriele Succi è un romagnolo verace e schietto, che ha dimostrato negli ultimi anni di avere un "grande manico". Personalmente sarei felice di vederlo cimentarsi in un territorio più "alto" rispetto a quello in cui si trova e chissà se un domani sarò accontentato. Comunque, quote altimetriche a parte, negli anni la sua gamma si è fatta progressivamente più precisa e stilosa, a dimostrazione che con impegno e abnegazione i risultati arrivano. Dopo qualche imprecazione per il tappo nefasto del Monte Brullo 2012 (NG), mi sono rincuorato con il suo GS 2013. Un vino che unisce potenza a eleganza, contraddistinto (fin dalla prima versione del 2011) da una acidità sferzante e saporita, che permette al vino di distendersi con decisione e contrastare un calore generoso. Rovere sul quale Gabriele deve trovare ancora la quadra. Vedremo se si assorbirà nel periodo che lo separa dalla sua uscita sul mercato.

Buono anche il suo "Superiore" ASSIOLO 2013 (86/100), un vino - anche in questo caso più di bocca che di naso - che mostra un allungo preciso e goloso.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: COSTA ARCHI
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE
NOME: GS
ANNO: 2013
88/100

ROMAGNA SANGIOVESE MARZENO RISERVA PIETRAMORA 2012 FATTORIA ZERBINA

Se escludiamo il progetto pionieristico dei Ronchi di Castelluccio, la Fattoria Zerbina è stata a lungo ambasciatrice in solitaria dell'enologia romagnola. Un ruolo che si è ritagliata a partire dal 1987 per merito di Cristina Geminiani, anima e mente dell'azienda faentina. Al suo arco non troviamo solo uno dei migliori passiti "botritizzati" d'Italia, lo Scaccomatto, ma anche uno dei Sangiovese più costanti del territorio, il PIETRAMORA.

Nella versione 2012 il Pietramora conferma la sua impostazione all'insegna della potenza: naso esuberante tra frutto rosso, rovere dolce (ancora in fase di digestione) e note di scorza d'arancia. La bocca è materica, vigorosa, segnata da un tannino di spessore che ne è il vero marchio di fabbrica. Chiude cedendo qualcosa al calore.

Stessa impostazione per il TORRE DI CEPARANO (86/100), il "second vin" dell'azienda, appena più segnato da rovere e calore, ma sempre sapientemente estratto. 
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: FATTORIA ZERBINA
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE MARZENO RISERVA
NOME: PIETRAMORA
ANNO: 2012
88/100

ROMAGNA SANGIOVESE RISERVA LE IADI 2012 PAOLO FRANCESCONI

Se fino a qualche anno fa Paolo Francesconi era un vignaiolo conosciuto esclusivamente per i suoi rossi, nelle ultime vendemmie ha dimostrato una grande sensibilità anche sul fronte dell'Albana. In questa tornata, dedicata solo al sangiovese, il vino che mi ha convinto maggiormente è stato il suo "Riserva" LE IADI 2012, un vino dall'ingresso deciso, scorrevole, di bella freschezza, con un frutto pieno e scuro a supporto. Il tannino è appena statico, ma integrato e maturo. Un vino riuscito, rallentato solo dal calore del millesimo.

Buono - ma non è certo una novità - il "Superiore" LIMBECCA 2014 (87/100). Un Sangiovese prodotto in acciaio che ci ha abituato ad appaganti prestazioni. Nella versione in questione è appena meno energico e saporito del solito, ma sempre una garanzia.

N.B. Per la serie "maledetti tappi": una delle partite di sugheri utilizzata quest'anno da Francesconi sembra meno performante, quindi è possibile imbattersi in bottiglie dello stesso vino venialmente distanti.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: PAOLO FRANCESCONI
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE RISERVA
NOME: LE IADI
ANNO: 2012
87/100

ROMAGNA SANGIOVESE BRISIGHELLA RISERVA CORALLO NERO 2012 GALLEGATI

Se il "Regina di Cuori" svetta tra le migliori interpretazioni "mediterranee" dell'Albana Passito, il CORALLO NERO si colloca certamente tra i Sangiovese più austeri e tenaci del brisighellese. Un vino che necessita di un'adeguata sosta in vetro per rendere meno inscalfibile una struttura quasi sempre rigida e nerboruta. Nella coerente versione 2012 si presenta scuro e serrato, sicuramente poco propenso alle smancerie. Il tempo lo renderà appena più malleabile, ma difficilmente gli concederà quella voglia di coinvolgere di altre annate.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: GALLEGATI
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE BRISIGHELLA RISERVA
NOME: CORALLO NERO
ANNO: 2012
88/100

ROMAGNA SANGIOVESE BERTINORO RISERVA OMBROSO 2011 GIOVANNA MADONIA

Giovanna Madonia (ispiratrice della "Pimpa" di Altan) è una grintosa produttrice di Monte Maggio, in quel di Bertinoro. Dalle sue migliori vigne ad alberello produce l'OMBROSO, oramai un classico romagnolo della tipologia "Riserva" e archetipo del Sangiovese scuro e profondo, tutto di bocca. Quella nel calice è una versione particolarmente selvatica, caratterizzata da toni scuri e catramosi. La bocca è materica e serrata, con un'acidità calda e contenuta che accompagna uno sviluppo di piacevole sapore. Chiude con una spiccata sapidità e un tannino maturo che tende tuttavia a isolarsi.

Il FERMAVENTO 2012 (83/100) è in tutto e per tutto un piccolo Ombroso, del quale ne condivide gli aspetti, positivi e negativi. Ne apprezzo comunque la bella materia e la scia sapida.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: GIOVANNA MADONIA
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE BERTINORO RISERVA
NOME: OMBROSO
ANNO: 2011
90+/100

ROMAGNA SANGIOVESE MODIGLIANA TRAMAZZO 2015 MUTILIANA

Il progetto Mutiliana del giornalista Giorgio Melandri è la novità più interessante della stagione enoica autunno-inverno 2016. Un progetto culturale che si fonda sulla vinificazione di uve provenienti dalle tre valli di Modigliana (Mutiliana nelle vecchie carte topografiche): Ibola, Tramazzo e Acerreta. Dopo alcuni assaggi pre-imbottigliamento, in cui l'Ibola era uscito come il mattatore della terna, il TRAMAZZO ha recuperato interamente il distacco e in questa tornata si è imposto al fotofinish. Il naso è rarefatto, elegante, floreale, mentolato e di ampio respiro. La bocca mostra uno sviluppo preciso, teso, ma anche in piacevole equilibrio. Leggermente più materico dell'IBOLA, chiude con un tannino maturo che diverrà anche più disteso con il passare dei mesi in vetro. Grande beva. Acciaio e cemento.

Se il Tramazzo verte maggiormente verso una struttura più rassicurante, l'IBOLA (90/100) riflette un carattere più stretto e verticale, in linea con le quote altimetriche più elevate e la minor insolazione dell'eponima valle. Un vino salato di grande fascino, che chiude con un'intrigante nota agrumata. Più esuberante nel colore e nella struttura, invece, l'ACERRETA (87/100), in cui il maggiore peso dei terreni e le quote altimetriche più contenute contribuiscono a conferire materia e tannini più scalpitanti.
 
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: MUTILIANA
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE MODIGLIANA
NOME: TRAMAZZO
ANNO: 2015
93/100

ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA VIGNA DEL GENERALE 2013 NICOLUCCI

Poco avvezzo ai social e molto concentrato sul proprio lavoro, Alessandro Nicolucci guida con pragmatismo una delle più storiche e stimate realtà di Romagna. Da quando si è insediato al comando dell'azienda di famiglia i vini hanno guadagnato in definizione, senza allontanarsi da tradizione e territorio di provenienza, Predappio Alta. La versione 2013 del suo VIGNA DEL GENERALE è splendida: tesa, austera e dinamica. Naso che rivela note piriche, violetta e piccoli frutti scuri, con una sfumatura verdognola che contribuisce ad apportare freschezza. Bocca distesa e ricamata, fresca e salina. Chiude con precisione e maturità tannica impeccabili. Un grande sangiovese di razza da un Grand Cru di Romagna.

Riuscito e convincente anche il suo "Superiore" TRE ROCCHE, più snello e scorrevole nella versione 2014 (86/100), più scuro e materico nella versione 2015 (88/100). Quest'ultima presenta un naso particolarmente accattivante, che intreccia note balsamiche alla violetta, con un frutto pieno e integro. Saporito e preciso al palato, è un Sangiovese da bere a grandi sorsi.
 
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: NICOLUCCI
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE SUP. RISERVA
NOME: VIGNA DEL GENERALE
ANNO: 2013
90/100

ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE GODENZA 2013 NOELIA RICCI

Quello di Noelia Ricci è un progetto giovane e vincente, germogliato dalla storica azienda La Pandolfa di Predappio. La direzione commerciale è affidata al funanbolico Francesco Guazzugli Marini, quella tecnica a Francesco Bordini. I Sangiovese prodotti sono due, entrambi nella versione "Superiore" ed entrambi vinificati e affinati esclusivamente in acciaio. A distanza di un anno dalla sua uscita il GODENZA 2013 (proveniente dall'eponimo Cru), si presenta in splendida forma: naso tutto sui fiori blu e sulla gelatina di lampone, seguito da note più chiare e da un tocco fresco e piacevolmente verdognolo. Al palato conferma un approccio all'insegna della leggerezza, con un allungo pulito e saporito. Chiude con un tannino deciso e maturo e una spezia orientaleggiante.

Gustoso anche il "VESPA" 2015 (86/100), chiamato così per l'immagine riportata in etichetta. Naso vinoso, fresco, tutto sui piccoli frutti rossi e su una ariosa florealità. La bocca conserva la leggerezza del vino precedente con una minore articolazione del palato. Finale che contrasta sapidità e tannino.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: NOELIA RICCI
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE
NOME: GODENZA
ANNO: 2013
87/100

ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA TERRA DI COVIGNANO 2012 SAN VALENTINO

Roberto Mascarin, fondatore dell'azienda San Valentino nelle colline di Covignano, sta ridisegnando completamente l'organigramma aziendale. Nuovo assetto societario e nuova guida tecnica, affidata con l'ultima vendemmia a Luca D'Attoma. Nell'attesa, quindi, di godere dei risultati del rinnovato progetto, ho assaggiato i due Sangiovese attualmente presenti sul mercato, il "Superiore" Scabi 2013 e la "Riserva" Terra di Covignano 2012.

Il TERRA DI COVIGNANO è un Sangiovese scuro, a tratti fenolico, caratterizzato da una bocca materica, dolce e dalla freschezza contenuta. Un vino tecnicamente ben fatto, ma anche un po' troppo statico per raggiungere un livello di gradimento superiore. lo SCABI 2013 (83/100), invece, mi è parso più divertente e meno esotico del solito. Sempre all'insegna della semplicità dell'esecuzione, ma anche per questo più a suo agio nel proprio ruolo. 
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: SAN VALENTINO
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA
NOME: TERRA DI COVIGNANO
ANNO: 2012
88/100

COLLI DI ROMAGNA CENTRALE SANGIOVESE PERTINELLO 2013 TENUTA PERTINELLO

L'alleggerimento del rovere che ha coinvolto nell'ultimo decennio i vini della Tenuta Pertinello incarna fedelmente l'evoluzione del gusto moderno, anche in Romagna. La versione 2013 del PERTINELLO, vino simbolo dell'azienda, mi è parsa in questo senso tra le migliori di sempre. Si tratta di un vino dalla struttura agile, mai sovradimensionata, corroborata da un'ottima spinta salina e da un controllo delle ambizioni. Ancora un filo di coraggio e il gioco sarà fatto.

Discorso diverso per la riserva aziendale IL SASSO, che soffrire un'esuberanza tannica e una gestione dei legni non ancora attimali. Giunto con la vendemmia 2011 (87/100) alla sua quarta edizione, sembra che si stia distendendo maggiormente vendemmia dopo vendemmia.
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: TENUTA PERTINELLO
DENOMINAZIONE: COLLI DI ROMAGNA CENTRALE
NOME: PERTINELLO
ANNO: 2013
92/100

RAVENNA IGT POGGIO TURA 2011 VIGNE DEI BOSCHI

Paolo Babini - ribattezzato simpaticamente dagli amici Jean Paul Babin (o Babinì) per le sue doti di vinificatore - è uno dei produttori più talentuosi di Romagna. Si destreggia a meraviglia sia sul fronte dei rossi, sia su quello dei bianchi, regalando ai propri sostenitori interpretazioni mai banali o scontate. Passata la caldissima e difficoltosa annata 2007, ha inanellato un quartetto di versioni del suo POGGIO TURA una più convincente dell'altra. La versione 2011 arriva al cuore, supportata da un'acidità calda e saporita che consente di slanciare una struttura notevole. Impianto tannico maturo che chiede ancora qualche mese di vetro, ma che già ora predispone una beva appagante.
 
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: VIGNE DEI BOSCHI
DENOMINAZIONE: RAVENNA SANGIOVESE IGT
NOME: POGGIO TURA
ANNO: 2011
91/100

ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA I PROBI 2013 VILLA PAPIANO

Francesco Bordini, oltre a essere un caro amico, è certamente il più scrupoloso conoscitore dei territori di Romagna. Una conoscenza che mette al servizio di un buon numero di aziende che a lui hanno affidato la gestione dei vigneti e/o la gestione delle vinificazioni. Nella sua tenuta di famiglia, Villa Papiano in Modigliana, produce vini eleganti e salati, il cui impianto tannico è gentile e progressivo. Caratteristiche che possono essere attribuite in pieno anche all'ultima e leggiadra versione de I PROBI, un Sangiovese marchiato da piccoli frutti rossi e una raffinata florealità. La bocca ha ingresso preciso e allungo snello. Struttura agile e saporita, in un contesto di freschezza compiuta e tannini maturi.
 
REGIONE: ROMAGNA
PRODUTTORE: VILLA PAPIANO
DENOMINAZIONE: ROMAGNA SANGIOVESE SUP. RISERVA
NOME: I PROBI
ANNO: 2013