ROMAGNA SANGIOVESE MODIGLIANA RISERVA PROBI 2016 VILLA PAPIANO, LA QUADRATURA DEL CERCHIO
di FILIPPO APOLLINARI - 17 settembre 2019
Di quella prima camminata in vigna, avvenuta nel maggio del 2001, Francesco Bordini conserva un ricordo nitido: un refolo di vento accompagnava il suo passo dinoccolato, mentre il sole sembrava divertirsi a sfilare sul suolo la sua sagoma smilza, come a volerne accentuare le fragilità. Eppure il sentimento che Francesco sentiva compresso tra gola e stomaco non era paura, quanto piuttosto impazienza. Era sicuro che quella vigna, scovata dal padre alle pendici della valle Ibola, sarebbe stato il luogo ideale per porre le proprie radici e intraprendere una nuova avventura, finalmente in prima linea.
A distanza di diciotto anni, Francesco - insieme ai fratelli Maria Rosa, Enrica e Giampaolo - ha consacrato Villa Papiano come una delle aziende vitivinicole più solide di Romagna e la sua Riserva di Sangiovese, Probi (fino al 2015 “I Probi di Papiano”), come un punto di riferimento di Modigliana.
Il vigneto aziendale, condotto in regime biologico, si estende per 8 ettari sul versante sud del monte Chioda, ad un’altitudine compresa tra i 480 e i 530 metri sul livello del mare. Il suolo è composto per l’80% da arenaria, con un saldo residuale di marna. L’impianto originario delle vigne risale al 1960 e nell’anno del suo insediamento Francesco ha provveduto a sostituire le fallanze ricorrendo a diversi cloni di Sangiovese, tra cui F9, CH20 e T19. Negli anni successivi la scelta alla base dei rimpiazzi ha seguito una rigorosa selezione massale.
La vigna dei Probi misura 2,2 ettari, con una densità di 7.700 piante/ettaro. La produzione di Probi 2016 è di 14.000 bottiglie.
A distanza di diciotto anni, Francesco - insieme ai fratelli Maria Rosa, Enrica e Giampaolo - ha consacrato Villa Papiano come una delle aziende vitivinicole più solide di Romagna e la sua Riserva di Sangiovese, Probi (fino al 2015 “I Probi di Papiano”), come un punto di riferimento di Modigliana.
Il vigneto aziendale, condotto in regime biologico, si estende per 8 ettari sul versante sud del monte Chioda, ad un’altitudine compresa tra i 480 e i 530 metri sul livello del mare. Il suolo è composto per l’80% da arenaria, con un saldo residuale di marna. L’impianto originario delle vigne risale al 1960 e nell’anno del suo insediamento Francesco ha provveduto a sostituire le fallanze ricorrendo a diversi cloni di Sangiovese, tra cui F9, CH20 e T19. Negli anni successivi la scelta alla base dei rimpiazzi ha seguito una rigorosa selezione massale.
La vigna dei Probi misura 2,2 ettari, con una densità di 7.700 piante/ettaro. La produzione di Probi 2016 è di 14.000 bottiglie.