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OUTSIDER: METODO CLASSICO BRUT NATURE TERZAVIA 2013 MARCO DE BARTOLI

OUTSIDER: METODO CLASSICO BRUT NATURE TERZAVIA 2013 MARCO DE BARTOLI

Questa settimana la rubrica outsider di Enocode fa capolino in Sicilia, distanti oltre mille chilometri dai principali poli produttivi specializzati in spumanti. Il metodo classico in questione è il Terzavia dell’azienda agricola intitolata a Marco De Bartoli, patrono di una delle eccellenze più luminose del Mediterraneo: il Marsala.
 
Il Terzavia è una “bollicina” non dosata dal profilo originale e di mediterranea coinvolgenza, che coniuga la tradizione del metodo classico a una spiccata personalità territoriale, attraverso la sorprendente versatilità e tenacia di una varietà autoctona come il Grillo.
 
Vinificato in purezza, con l’ausilio di lieviti indigeni, è un’uva capace di esprimere con naturalezza le peculiari suggestioni di questa parte occidentale dell’isola siciliana: sole, mare e macchia mediterranea.
 
L’azienda Marco De Bartoli è una vera e propria istituzione del vino artigianale, con radici che affondano nell’appassionato lavoro di ricerca iniziato nel 1978 da Marco De Bartoli e oggi in continua evoluzione per merito del naturale passaggio generazionale.
 
Situata a dodici chilometri da Marsala, l’azienda De Bartoli è una cantina museo, gestita con passione e dedizione da Josephine e Sebastiano, figli del fondatore scomparso nel 2011. Il terzo figlio di Marco de Bartoli, Renato, dopo una lunga militanza nell’azienda di famiglia, ha deciso di continuare la propria esperienza professionale in un’altra realtà produttiva dell’isola.
 
Quello che Marco de Bartoli ha costruito partendo dall’eredità di un vecchio baglio di famiglia è divenuto un patrimonio per tutta la Sicilia. L’opera di ristrutturazione della “tradizione locale” e recupero dei vitigni autoctoni come il grillo (una varietà quasi abbandonata negli anni Settanta), ma anche dello zibibbo e del pignatello, sono stati alla base di una visione produttiva rinnovata e censoria nei confronti di un’offerta ad esclusivo appannaggio della diluizione e della scarsa qualità.
 
Il grillo, presente sull’isola dall’epoca fenicia, costituisce la base ampelografica con cui la famiglia De Bartoli realizza storicamente i propri Marsala e una parte dei propri vini bianchi secchi. Si tratta, quando allevata ad alberello, di un’uva capace di concentrare particolarmente lo zucchero e di leggere le sfumature dell’isola con una chiarezza interpretativa unica. Se allevata a spalliera, invece, consente di arrivare a “basi” più fresche e croccanti.
 
Proprio questa versatilità ha spinto la famiglia De Bartoli a cercare una “terza via” per il grillo. Una vinificazione che esulasse dalla tradizione del Marsala e dei vini bianchi “ordinari”, individuata nella realizzazione di un originale metodo classico. Così nasce il Terzavia.
 
I vigneti aziendali, tutti di proprietà, sono collocati sia nella contrada Bukkuram a Pantelleria (“padre della vigna” in arabo) - che con i cinque ettari posti a 200 metri sul livello del mare si propone come l’unico altipiano esposto a sud-ovest dell’isola - sia nella conca Samperi a Marsala, un’arida terra calcarea molto ricca di minerali e fossili marini.
In entrambi i casi si tratta dei veri e propri cru, digradanti e assolati, culle vocate per allevare uve straordinarie da cui si ottengono vini monumentali e, nel caso dei Marsala, in grado di sfidare i secoli.
 
La conduzione dei vigneti avviene con la grande esperienza di chi sa rispettare la terra senza interventi invasivi e senza l’ausilio di concimi, con il ricorso esclusivo a rame e zolfo e con diserbo meccanico.
 
LA RECENSIONE

L’approccio olfattivo è molto intrigante e trasuda calore mediterraneo. I profumi ricordano la macchia e i mandorli in fiore, ma anche la salsedine, il cedro, la nespola matura, il cappero e il finocchietto selvatico.
Un naso originale e complesso, che ci invita alla riflessione, in cui l’aromaticità varietale viaggia molto distante dal ventaglio “tradizionale” degli spumanti nordici e d’oltralpe.
In bocca l’ingresso è voluminoso, quasi carezzevole grazie a una carbonica precisa e integrata. La beva è rilassata e distesa, molto asciutta per via del “non dosaggio”. Ne apprezzo il timbro naturale, scevro di dolcezze fini a se stesse, frutto di un tiraggio svolto solo con il mosto fresco aggiunto al vino base in quantità proporzionali tali da diluire il tenore in alcool e apportare la quantità di zucchero naturale necessario alla presa di spuma. Uno spumante dalla dinamica gustativa semplice - anche per via di una presa di spuma di soli 18 mesi - ma che risulta piena e scorrevole in ogni sua fase, con un apprezzabile finale salino, segnato da sensazioni di crema di zabaione, agrumi e mandorla.

Annata: 2013
Tiraggio: 2014
Sboccatura: 02.2016
Vitigni: Grillo 100% di 25 anni di età con 3.500 ceppi per ettaro
Impianto: a contro-spalliera Guyot
Resa per ettaro: 40 hl vendemmiati a partire dalla seconda decade di agosto
Prima fermentazione vino base: in vasche di acciaio con lieviti indigeni
Affinamento vino base: 50% per 12 mesi in acciaio e 50% in barrique e tonneau
Presa di spuma: 18 mesi sui lieviti
Dosaggio: non svolto
 
REGIONE: SICILIA
PRODUTTORE: MARCO DE BARTOLI
DENOMINAZIONE: SICILIA
NOME: TERZAVIA
ANNO: 2013
PREZZO ONLINE: € 22